Cari amiche e amici connazionali,
il 25 settembre saremo chiamati a rinnovare il Parlamento italiano e, per noi che viviamo all’estero, questo è un momento ancora più importante e sentito.
Poter eleggere i nostri rappresentanti nelle circoscrizioni estere ci rende protagonisti di tutti i processi democratici e di sviluppo della nostra amata Italia.
Ho avuto l’onore di essere candidato, per la terza volta, al Senato come capolista del Partito Democratico nella circoscrizione che unisce Africa, Asia, Oceania e Antartide.
Gli anni che ci siamo lasciati alle spalle hanno rappresentato un momento di sfide senza precedenti, e noi italiani nel mondo abbiamo portato il doppio peso di vivere pandemia e lockdown lontano dai nostri familiari e amici. Abbiamo dovuto confrontarci con una burocrazia incrociata che, spesso, ha creato problemi per spostamenti, visite, vaccini, Green Pass, aiuti, supporto economico.
Durante il mio mandato, mi sono battuto perché queste differenze fossero eliminate, perché gli italiani, ovunque nel mondo, potessero godere degli stessi diritti degli altri connazionali e fosse data loro la possibilità di ricongiungersi con le famiglie o di vedersi riconosciuti vaccini e Green Pass.
Mi sono impegnato perché la nostra lingua, cultura e tradizione, con tutte le attività di promozione, non fossero vittime del Covid-19, ma avessero la possibilità di svilupparsi, in maniera anche alternativa, contando sul supporto di associazioni ed enti che hanno tenuto unita la comunità degli italiani all’estero anche in un momento delicato come quello della pandemia.
A loro il mio più sentito grazie!
La mia azione di parlamentare italiano è stata rivolta anche al futuro. Ho presentato un disegno di legge perché gli italiani che hanno perso la loro cittadinanza possano riconquistarla. Ahimè, non sono ancora riuscito a farlo approvare perché il centrodestra si oppone. Ma non mollo. E, se ne avrò la possibilità, continuerò la mia battaglia politica in Parlamento.
Attraverso gli emendamenti presentati alla Finanziaria, ho cercato di dare stabilità alla rete degli uffici consolari nel mondo, perché la nostra comunità deve poter contare su servizi efficienti, veloci, semplici, anche in quelle aree del mondo più remote. Ovunque ci sia un italiano, deve esserci lo Stato con i suoi servizi.
E ancora, le agevolazioni per i lavoratori all’estero nel tentativo di colmare il gap lasciato aperto dall’assegno unico; lo snellimento del sistema pensioni all’estero; il sostegno alle imprese, la promozione del Made in Italy - di cui noi italiani nel mondo siamo tutti ambasciatori; il progetto per lo sport mirato agli italiani all’estero che ho avviato con il Coni; gli accordi bilaterali con altri Paesi per gli scambi culturali e di studio; una procedura snella e veloce perché le lauree italiane abbiano la stessa valenza anche all’estero e vengano riconosciute le qualifiche professionali.
Cambiamenti climatici, diritti civili, supporto a chi ha bisogno di aiuto, ovunque nel mondo: Le sfide affrontate sono tante, ma molte altre ci attendono.
Con il vostro aiuto spero di poter continuare a rappresentare in Senato noi che viviamo nel mondo. Noi Italiani, protagonisti anche all’estero.
Vi chiedo di votare PD ed al Senato per Francesco GIACOBBE.
Un caro saluto
Francesco Giacobbe
COME SI VOTA
Aprite l’involucro elettorale.
Usate una penna blue o nera per votare.
Sulla scheda del SENATO tracciate una croce sul simbolo del Partito Democratico e scrivete GIACOBBE nello spazio accanto al simbolo.
Piegate e inserite la scheda votata nella BUSTA PICCOLA. Chiudete la busta.
Tagliate la parte inferiore del certificato elettorale.
Non scrivete e non firmate sul certificato elettorale.
Inserite la parte inferiore del certificato elettorale e la busta bianca piccola (dentro la quale avete inserito la scheda con il vostro voto) nella BUSTA GRANDE con l’indirizzo del Consolato.
Non mettete francobolli.
Spedite la busta